Nestore & Me

Tutto cominciò con…

05 dicembre 2015 ore 5,00, bussano alla porta: “Siamo in due”. Assonnata non capisco cosa accada, vedo una sola persona. Seguo lo sguardo, spuntano due orecchie, poi due occhietti azzurrissimi e un muso da fumetto. Non capisco che è per me, ci gioco un po’, poi capisco che resterà con me. Stupore, perplessità. Non ho mai voluto un cane, ho sempre avuto gatti. Mai voluto cani, non per disamore ma per la mia paura che un cane in casa stia male, che sia necessario possedere una villa con giardino per offrire il meglio ad un cane. Passano le ore, gli occhietti mi seguono, chiamo mia nipote “Alessandra, mi aiuti a scegliere un nome per il nostro amico?” “Nestore”. Fantastico. Ho deciso, è il MIO cane. I primi giorni sono terribili, bisognini ovunque, non so come approcciarmi ad un cane e tutti sanno tutto e mi dispensano consigli, ma non sempre concordo con i suggerimenti, la mia idea di cane non è per nulla legata al “piegare all’obbedienza il cucciolo perché faccia quel che voglio io”!

Una persona carissima mi consiglia una Dott.ssa Veterinaria comportamentista. La chiamo, mi riceve, le parlo delle mie preoccupazioni. Mi aiuta nella prima “comprensione” del mondo dei cani. Mi chiede se ho voglia di investire il mio tempo con Nestore, e mi propone di incontrare Marta. L’incontro con Marta segna la mia decisione definitiva di tenere Nestore con me. Un incontro di cuore e anima. Marta è in assoluta sintonia con il mio modo di vedere il mondo dei cani, mi conferma che un cane non va piegato all’obbedienza ma va aiutato a scegliere cosa è meglio, nel rapporto di fiducia che deve instaurarsi tra noi. Inizia il mio percorso, commovente. Nestore e io ci facciamo aiutare da Marta a capirci, a fidarci, a stare insieme. Ho commesso tanti errori, mi son fatta mordere all’infinito, per esempio, prima di capire con Marta come l’atteggiamento poteva essere “modificato”. Ora Nestore morde molto poco, abbiamo ancora un po’ di conflittualità su alcuni spazi, ma ho fiducia, ce la faremo!

All’inizio lo facevo anche star fuori casa all’infinito, tutto lo accarezzavano, i cani gli si avvicinavano. Con Marta ho capito che Nestore ha il diritto di scegliere da chi farsi avvicinare e chi avvicinare, umani e animali. I percorsi di socializzazione sono importanti per comprendere che Nestore ha una socialità mirata, non gli piacciono tutti i cani, e soprattutto non gli piace stare fuori troppo. Ho imparato a chiedergli se ha voglia di uscire, mostrandogli il guinzaglio e se invece di avvicinarsi per indossarlo si allontana, lo poso e si uscirà in un altro momento!

Non ha ancora capito chi sia il pastore e chi la pecora… Tende a trattarmi da pecora e a fare il pastore, è testardo e volitivo ma infinitamente dolce e intelligente. Confido nella sua intelligenza, nella pazienza di Marta e nella mia comprensione delle sue necessità per “educarlo” ad affidarsi a me e lasciarmi il ruolo di pastore, quando necessario!

Cinzia